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PRIVACY PIATTAFORME MICROSOFT E GOOGLE – LA NOTA TECNICA DEL MINISTERO

 
Ieri il Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del MIM ha diffuso una nota tecnica rivolta agli istituti scolastici, già inviata agli USR e pubblicata online su vari siti, in cui fornisce riscontro in merito alla conformità al GDPR delle piattaforme didattiche Google Workspace for Education e Microsoft 365.
 
In particolare si chiarisce: “In mancanza di una nuova decisione di adeguatezza che consenta il trasferimento ai sensi dell’articolo 45 citato, il titolare del trattamento o il responsabile del trattamento può comunque trasferire dati personali verso gli Stati Uniti, solo se ha fornito garanzie adeguate e a condizione che gli interessati dispongano di diritti azionabili e mezzi di ricorso effettivi. Possono costituire garanzie adeguate le misure indicate all’art. 46 del GDPR.”
 
Nello specifico per Google e Microsoft si ribadisce la conformità mal GDPR grazie alle clausole contrattuali tipo, che si possono trovare ai seguenti link:

Per Google si ribadisce la necessità di aderire a queste clausole nella console di amministrazione (deve farlo il DS con il suo account). Ecco il link alla sezione specifica della console:

https://admin.google.com/ac/companyprofile/legal

Scorrere fino alla sezione Termini di servizio aggiuntivi per sicurezza e privacy  e accettare il primo termine (il secondo è per le organizzazioni con indirizzo di fatturazione al di fuori dell’UE ma soggette al GDPR e il terzo, HIPAA, è per le strutture sanitarie).

La questione del trasferimento dati è ovviamente sovranazionale e va affrontata ad altri livelli, ma è bene precisare che non riguarda soltanto le scuole ma tutta la Pubblica Amministrazione che utilizza servizi cloud.

Si spera, però, che con questa nota le scuole siano rassicurate sulla possibilità di continuare ad utilizzare gli strumenti didattici ed organizzativi messi in piedi in questi anni.

LEGGI LA NOTA

LEGGI IL DOCUMENTO TECNICO

IL COMUNICATO DELL’ANP

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2 Comments

  • Antonello Dessi' ha detto:

    Salve, ho letto con interesse l’articolo ma ho un dubbio: perché la mia scuola dovrebbe accettare anche il secondo elemento del termine di servizio?
    Nella piattaforma Google è scritto: “Fai clic sul pulsante sotto se il tuo utilizzo di Workspace è soggetto al GDPR europeo, al GDPR del Regno Unito o al FDPA svizzero e il tuo indirizzo di fatturazione non si trova in Europa, nel Medio Oriente e in Africa.”
    Ma la scuola ha sede in Italia e quindi perché dovrei accettare anche il secondo termine di servizio?
    Grazie in anticipo.

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